lunedì 20 giugno 2016

#11 Ventiquattro ore insieme

Due giorni da festeggiare nella stessa settimana.
Neanche se l'avessi cercato sarei riuscita a trovare qualcuno che festeggia il compleanno così vicino al mio.
Sei arrivato tu.
La montagna era perfetta per noi, un posto tranquillo, immerso nello splendore della natura, un posto in cui fotografare e sorridere.
La stanza affacciata sul lago, abbiamo guardato la luna che si specchiava sull'acqua ed in quel momento mi sono sentita libera con te che mi abbracciavi da dietro.
C'è stato un amore infinito quella sera, in quella camera, in quel letto, nei nostri occhi.
Siamo stati svegli fino a tardi perché non riuscivo a prendere sonno. Mi facevi compagnia tenendomi stretta a te.
Il tuo cuore batteva sotto il palmo della mia mano, eri rilassato ed il respiro era quello di chi sta per addormentarsi. Erano le 2.13 e mi sono girata verso il telefono per appuntarmi alcuni pensieri. Non te ne sei accorto, dormivi già. Eri splendido.
Solo due ore dopo eravamo di nuovo svegli a guardarci dolcemente. Risate, baci, coccole. La luce che entrava leggera dalla finestra, l'aria fresca, i capelli spettinati, gli occhi semichiusi, una carezza. Un risveglio migliore non poteva esserci.
L'acqua bollente della doccia ci ha dato la carica necessaria per cominciare la giornata.
Poi c'è stato un momento in cui mi hai avvicinata a te e mi hai abbracciata. Hai voluto ballare con me, anche senza mettere la musica, perché ce l'avevamo dentro al cuore. È stato uno dei momenti più belli e divertenti.
Mentre stavamo sistemando tutto per uscire hai fatto qualche foto in giro, qualche ricordo del posto, qualche ricordo del lago, qualche ricordo di noi.
Una colazione veloce, piena di voglia di vivere e di star bene e poi in macchina, verso il verde, lontano dalla gente. Ci siamo fermati in mezzo alle montagne, la musica che usciva dal finestrino, il ruscello che scorreva e noi, che in piedi in mezzo alla strada, eravamo felici.
Ci siamo avviati per il pranzo ma con tappa al torrente. I piedi nell'acqua fredda, un sacco di dolori per i sassi, un mucchio di risate ed altre foto.
Amo vederti con la macchina fotografica in mano.
Dopo pranzo abbiamo avuto giusto il tempo per una passeggiata che è arrivata la pioggia. Ma non importava un granché. Ci siamo messi sul letto con le cuffie e la musica, eravamo insieme ed era l'unica cosa che contava davvero.
Tornando verso casa, quasi a sera, abbiamo ascoltato i Queen, tu cantavi ed io sentivo la felicità che scorreva nelle vene. Una cena improvvisata con pizza, patatine e Ritz. Un bambino che giocava con le macchinine e disegnava un gufo, mamma e papà che tranquilli guardavano la televisione.
Una famiglia e tu, che ormai ne fai parte.

"Il caso fortuito può offrirti occasioni irripetibili. L'attesa e la costanza moltiplicano queste occasioni".
Chissà se ti ricordi di questa frase. Mi sembrava perfetta per richiudere le sensazioni più belle di queste ventiquattro ore passate insieme.
Volevo raccontarti di noi oggi.


Buon compleanno amore mio, mio punto fisso ❤.

Àlexa.

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