giovedì 26 maggio 2016

#4 Domenica e semplicità

Tu, io ed una macchina fotografica.
In un paesino di montagna, un posto trovato per caso al passaggio, un laghetto, qualche panchina, sole e relax.
Un paio di cuffie e mi ritrovo in un altro mondo, senza pensieri, libera oltre l'arcobaleno, sopra le nuvole.
Poi mi giro e ti scopro con la macchina in mano che rubi qualche scatto in giro. Qualche scatto lo rubi anche a me.
Quando alcuni giorni dopo ho visto quegli scatti mi sono innamorata un po' di più della semplicità e del cielo.
E succede che mi sto innamorando anche di te.


Àlexa.

martedì 24 maggio 2016

#3 Passato

I ricordi tristi sono dei gran bastardi.
Tornano fuori nei momenti in cui siamo più deboli, nelle giornate di pioggia. Basta un gesto, un misero secondo e tutto appare, come fosse successo l'attimo prima.

I ricordi tristi sono dei gran bastardi.
Ti prendono il cuore e lo fanno a pezzettini talmente piccoli che per ritrovarli tutti ci vuole una mezza eternità. Ed anche se poi li trovi tutti quei pezzi, e provi a sistemarli, nulla sarà come prima.

I ricordi tristi fanno parte della vita, come quelli belli.
Forse anche di più perché si aggrappano agli occhi, alle orecchie, alla bocca. Uno sguardo, una risata, un bacio.
Restano sempre e quando riaffiorano non si può far altro che accoglierli per poi, quando saranno pronti, lasciarli andare.

Àlexa.

domenica 22 maggio 2016

#2 In secondo piano

Per colpa tua non sono più felice.
Per colpa tua mi sono lasciata andare e sai, non ne è uscito niente di buono.
Per colpa tua, ma anche per colpa mia.
Dovevo capire che mi stavi solo prendendo in giro.
Stavi aspettando solo il momento giusto per prendere e sparire. Ed ora che lo hai fatto sei felice? Sei soddisfatto? E poi, c'è un momento giusto per sparire e non dare spiegazioni?

Non avevo più il coraggio né la voglia di mettermi in gioco. Non avevo il coraggio di essere felice perché tu mi hai dimostrato che in un minuto tutto può cambiare, che l'amore svanisce ed i sentimenti si possono zittire.
Io però non sono stata capace di mettere in silenzio il cuore e per un mese sono andata avanti a piangere e star male.
Per colpa tua. Ma anche mia.

E sai cosa è successo poi? Mi sono resa conto che vivere in secondo piano non è vivere.
Ed ho deciso di dare una svolta a tutto, ho deciso che essere felice per ora mi è difficile ma intanto posso essere viva. E sembra stupido ma in realtà è meno scontato di quanto pensi.
Ho deciso che farò un po' come facevi tu: prenderò le cose come vanno, giorno per giorno, e mi sentirò bene per i momenti belli, senza pensare a quello che non posso avere.
E anche se non dureranno a lungo questi momenti, non importa, ci saranno stati, ed io in quel momento ero viva.


Àlexa.

mercoledì 18 maggio 2016

#1 Provaci pure tu

Cosa si scrive nel primo post di un blog appena aperto?
Ci si presenta? Ci si racconta?
Beh, allora ciao. Mi chiamo Àlexa ma in realtà non è il mio vero nome.
Che presentazione di merda.

Quasi ventidue anni nella carta ma molti di più dentro nel cuore.
Un sacco di emozioni e sensazioni, un sacco di pensieri e di problemi.
Troppe parole da dire e nessuno con cui poter parlare davvero.
Dunque chi meglio del mondo sconosciuto per esprimersi?

Capelli castani ma che presto tingerò più scuri, occhi verdi e centocinquantasette centimetri di bassezza. Vivo di musica, mi piace cantare anche se non mi faccio mai sentire, amo leggere ed odio non avere abbastanza spazio in cui tenere i libri, sono patita di rossetti e di fogli bianchi da riempire.

Il resto un po' alla volta.

Àlexa.